Il progetto nasce dalla consapevolezza del ruolo che le esperienze culturali possono assumere in termini di supporto e integrazione alle pratiche di cura, in un’ottica biopsicosociale e salutogenica, con l’obiettivo di sviluppare e diffondere strumenti e linee guida per la misurazione dell’impatto sociale della cultura, in particolare nel caso di anziani con demenza e Alzheimer.
Come sancito dal Rapporto 2019 dell’Organizzazione Mondiale per la Salute, cultura e patrimonio culturale sono da considerarsi non solo risorse generatrici di consapevolezza, creatività, innovazione, identità e coesione sociale, ma anche strumenti per innalzare il livello di benessere e salute degli individui.
Archivi e salute ha l’intento di intraprendere un percorso di integrazione sul territorio tra l'Archivio di Stato di Modena e i luoghi della cura, sia raggiungendo direttamente gli anziani nelle strutture di assistenza, sia organizzando eventi accessibili presso l’Archivio di Stato, in linea con le esperienze internazionali di Welfare culturale e di Arts of Prescription.
La prima tappa di questo percorso ha previsto una sperimentazione pilota con la creazione e distribuzione di “scatole della memoria” in dieci centri di cura per anziani gestiti dal CDCD Centro Disturbi Cognitivi e Demenze, Distretti di Carpi e Modena (Geriatria territoriale) ASLMO.
L’iniziativa Scatola della memoria ha portato nei luoghi di cura i tesori dell’Archivio di Stato di Modena, attraverso un kit che comprende riproduzioni di documenti storici, fotografie e materiali da usare durante dei laboratori creativi. La documentazione storica conservata dall’Archivio di Stato è stata usata per sollecitare risposte visive, narrative e senso-motorie a sostegno della memoria, della motricità fine e concentrazione, per sviluppare fiducia in se stessi e autostima. La scatole con i materiali sono progettati per essere incorporate nelle pratiche assistenziali quotidiane e nei percorsi di riabilitazione, divenendo risorse per caregiver, logopedisti, terapisti, operatori di supporto, volontari e familiari. L’iniziativa ha preso avvio dal Cultural First Aid Kit, strumento realizzato dal Whitworth and Manchester Museum dell'Università di Manchester e supportato dall’Arts Council England, dal Trafford Hospital e dalla Manchester University NHS Foundation Trust, tradotto e diffuso in Italia da CCW Cultural Welfare Center di Torino.
Il percorso è quindi proseguito con il kit La MIA scatola della memoria, una risorsa pensata per gli anziani che vivono con demenza e i loro familiari, i terapisti occupazionali, i caregiver, i volontari e tutti coloro che vogliono esercitare la creatività, anche in una prospettiva di invecchiamento attivo e di dialogo intergenerazionale.
La MIA scatola della memoria è il risultato di un percorso di progettazione condivisa tra: Archivio di Stato di Modena, Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze di Carpi e Modena-Ausl di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Centro Bach (Biobehavioral Arts & Culture for Health, Sustainability and Social Cohesion) dell’Università di Chieti- Pescara, CCW-Cultural Welfare Center di Torino, in rete con le associazioni del territorio tra cui Pan (Patrimonio Arte e Natura) e il Circolo di Scrittura e Cultura Autobiografica di Modena. Ogni attività del progetto include la valutazione e misurazione degli impatti sul benessere dei partecipanti.
Il programma “Archivi e salute” è finanziato dai fondi PNRR Next Generation - M1C3 – Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi” (link: M1C3 - Investimento 1.2 "Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi" - PNRR Cultura )
Il Progetto è ora impegnato a sviluppare un programma culturale 2024-2025, frutto di una co-progettazione all’interno della rete di partner con il coinvolgimento degli stessi utenti, dedicato agli anziani con demenza, alla comunità e ai differenti pubblici, in un’ottica di inclusione culturale, in collaborazione con il Canadian Social Prescribing
Tutti i materiali e i contenuti disponibili in questa sezione hanno licenza CC BY 4.0
Chi siamo
La rete promossa dall’Archivio di Stato di Modena comprende:
Biblioteche e Archivio Storico del Comune di Modena
CDCD Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Carpi e Modena, AUSL Modena
Centro Bach (Biobehavioral Arts & Culture for Health, Sustainability and Social Cohesion) dell’Università di Chieti- Pescara
CCW-Cultural Welfare Center di Torino
Università di Modena e Reggio Emilia
Associazione Pan (Patrimonio Arte e Natura)
Circolo di Scrittura e Cultura Autobiografica di Modena
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche - ISPC-CNR sede di Napoli
Fondazione Ravasi Garzanti
Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia
Fondazione Palazzo Magnani
Centro coreografico nazionale Aterballetto
CDCD- AUSL Reggio Emilia
Istituto Regionale G. GARIBALDI per i Ciechi
Centro Studi ARCE - Archivio Ricerche Carteggi Estensi
In rete con: www.AllianceON.org
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All'interno della sessione 1° incontro, 18 settembre ore 16-17.30 Welfare culturale: una definizione di campo, è previsto l'intervento: Archivi e Salute. All’Archivio di Stato di Modena, la scatola della memoria. Dal kit di pronto soccorso culturale dell’Università di Manchester” Sara Uboldi- ricercatrice - Istituto Scienze Patrimonio Culturale ISPC-CNR Napoli.
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