La Biblioteca dell'Archivio di Stato di Modena aderisce al Cedoc, Centro di Documentazione della Provincia di Modena (vai al catalogo on-line)
Il servizio delle biblioteche degli Archivi di Stato è regolato dal R.D. 2 ottobre 1911, n. 1163 e dalle linee-guida stabilite dalla circolare del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 26 novembre 1997, n. 249 (Regolamento delle biblioteche degli Istituti archivistici).
Sono ammessi alla consultazione dei cataloghi e dei volumi esclusivamente gli utenti della Sala di studio, nei seguenti orari:
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Non si effettua il prestito. Sono invece possibili richieste per via postale o telematica di riproduzione dei testi stessi secondo le modalità della fotoriproduzione e nel rispetto della vigente normativa sul diritto di stampa (cfr. l'art. 13 L. 633/41: sono consentite copie mediante fotocopia, xerocopia o sitema analogo purchè si riapetti il limite del 15% del volume).
Le tesi di laurea e di dottorato possono essere consultate dopo 5 anni, salvo diversa indicazione dell'autore.
Cenni storici
Fin dal suo nascere l'Archivio era dotato di una propria biblioteca, funzionale al lavoro archivistico, quindi riservata alla consultazione interna. Il patrimonio bibliografico presente a Modena era già in partenza particolarmente ricco, in quanto depositario delle monumentali opere di Muratori e di Tiraboschi, di libretti e pamphlet legati alle polemiche politiche del Sei Settecento, nonché di molti antichi giornali sia locali sia di provenienze diverse. Tutto ciò era infatti il sedimento delle attività svoltesi in periodo estense dal governo ducale, attività per le quali libri, giornali e gazzette costituivano un costante aggiornamento e un possibile sussidio per transazioni diplomatiche, per rivendicazioni territoriali, per esami di censura o come repertori storico dinastici.
Poi la raccolta-base è andata progressivamente aumentando con acquisti e doni. Sono state infatti portate avanti acquisizioni di opere storiche, araldiche, giuridiche, politiche, di enciclopedie, dizionari, bibliografie, riviste.
Con l'apertura della scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica annessa all'istituto nel 1955, è lievitata altresì la provvista di testi di supporto: manuali delle materie insegnate, delle scienze cosiddette "ausiliarie della storia", repertori e atlanti paleografici e diplomatistici, dispense di vario tipo e facsimili di scritture.
Infine l' incremento è avvenuto attraverso tante acquisizioni gratuite: in alcuni casi si tratta di esemplari o di estratti dovuti, in quanto gli autori hanno utilizzato le fonti dell'Archivio, ma per la maggior parte sono stati e sono tuttora doni offerti da privati, enti e istituzioni: il Ministero, le altre realtà archivistiche, le Soprintendenze, gli Enti pubblici, gli Enti locali, le Banche e le Fondazioni.
Attualmente la Biblioteca comprende oltre 20.000 volumi (fra monografie ed opuscoli); circa 588 testate di periodici ed una raccolta di tesi di laurea dal 1946 ad oggi, frutto di lavori su materiali archivistici. Dal 2007 l'Archivio di Stato di Modena ha aderito alla rete nazionale delle Biblioteche italiane gestite con SBN, ed il materiale è tuttora in fase di catalogazione informatica.
La fisionomia delle raccolte bibliografiche è stata connotata da un primo nucleo ottocentesco di opere presenti ed integrate nell'Archivio, quale sussidio alla ricerca e da fondi bibliografici, giunti in archivio a corredo di archivi privati modenesi (Menafoglio, Tardini, Valenti, Santini) o donati come fondi librari specialistici (Fondo Montorsi, di araldica e stemmi, Fondo Neppi di archivistica)- parzialmente catalogati- che denotano ancora di più il carattere specialistico che contraddistingue la Biblioteca.