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Archivio di Stato di Modena

Lucrezia Borgia d'Este. Celebrazioni a 500 anni dalla morte

​Una leggenda nera ancora adombra nel pensiero di molti la figura di Lucrezia Borgia, a causa di una fortunata tradizione letteraria nata nell''800 e fondata su infamie create ad arte nel '500. Questo anno di celebrazioni è l'occasione per far emergere la verità storica con pubblicazioni dei documenti conservati nell' Archivio segreto estense, contenente preziose fonti per la Storia d’Italia e d’Europa. Tra questi sono compresi i documenti inerenti Lucrezia Borgia, sposa dal 1501 di Alfonso I d’Este e Duchessa di Ferrara dal 1505 al 1519, anno della sua morte. Si tratta di un periodo importante nella vita di Lucrezia Borgia (1480-1519), complessivamente inserita in una eccezionale fase storico-culturale di grande rilevanza per l’intera umanità come emerge anche dalla semplice sequenza cronologica di alcuni eventi: dalla scoperta del Nuovo Mondo alle straordinarie attività di Raffaello Sanzio, di Leonardo da Vinci (dal 1502 lavora per Cesare Borgia a Cesena e a Imola), del Bramante, di Ludovico Ariosto, di Michelangelo Buonarroti, di Tiziano Vecellio (nel 1516 a Ferrara per dipingere tre grandi quadri per Alfonso I d’Este), di Martin Lutero.

I prossimi eventi si inseriscono in un più ampio programma di celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Lucrezia Borgia, avviatesi il 24 giugno del 2019 per ricordare il giorno esatto della sua scomparsa, che hanno visto finora due pubblicazioni di opere a stampa, una serie di incontri e appuntamenti, una mostra virtuale e due convegni internazionali organizzati a Modena e Bologna, con la partecipazione di alcuni fra i più illustri studiosi e ricercatori sulla figura e il mito della duchessa di Ferrara.

Le iniziative sono state ideate e promosse dall'Archivio di Stato di Modena e dal Centro studi ARCE – Archivio ricerche carteggi estensi in collaborazione con l'Associazione culturale "Terra e Identità" e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena, e realizzato con il sostegno di BPER Banca, Fondazione di Modena, LAPAM Confartigianato Imprese Modena-Reggio Emilia, Soroptimist International Club Modena, ASCOM Confcommercio Lugo di Romagna.

La grande qualità degli eventi celebrativi è stata riconosciuta e coronata dal conferimento del Premio Internazionale Cultura Arte e Spettacolo in onore di Sergio Nigri IX edizione, assegnato sia all’Istituto che alla Direttrice Patrizia Cremonini dalla città di Bisceglie e dal locale Archeoclub. Significativo e non casuale è il legame tra Bisceglie e Lucrezia, che ne tenne il titolo ducale per un paio d'anni, al tempo del suo secondo matrimonio.

PROSSIMI EVENTI DA SETTEMBRE 2020 (locandina del programma)

Settembre e ottobre con Lucrezia
Vi aspettiamo, da settembre, nel giardino d'impianto ottocentesco interno all'Archivio di Stato di Modena, appositamente riallestito, per riprendere lo svolgimento delle celebrazioni già programmate per i 500 anni dalla morte di Lucrezia Borgia duchessa estense.

Giornate Europee del Patrimonio 2020
Sabato 26 settembre ore 10.00
Archivio di Stato di Modena, nel giardino e in sala conferenze
un evento editoriale unico in Italia e non solo:
Patrizia Cremonini, Direttore dell'Archivio di Stato di Modena
Marialucia Menegatti, Associazione culturale Ferrariae Decus
Monica Iotti, Associazione Soroptimist International Club Modena
e lo studioso Michelangelo Caberletti
presentano il volume 
Lettere di Lucrezia Borgia (1494-1519) (copertina) (estratto in pdf)

edizione critica di ben 727 lettere di Lucrezia Borgia a cura di Diane Ghirardo
con la collaborazione di Enrico Angiolini, introduzioni di Anna Maria Buzzi e Patrizia Cremonini
MIBACT-Direzione Generale Archivi e Tre Lune edizioni, Roma-Mantova, 2020
Pubblicazione sostenuta congiuntamente dalla Direzione Generale Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dall'Associazione Soroptimist International Club Modena in occasione dei 60 anni dalla sua fondazione

Tra i documenti conservati nell’Archivio Segreto Estense, contenente preziose fonti per la storia d’Italia e d’Europa, sono compresi quelli inerenti a Lucrezia Borgia (1480-1519), sposa dal 1501 di Alfonso I d’Este e Duchessa di Ferrara dal 1505 alla morte. Una buona parte delle lettere oggetto di edizione critica - circa 250 - sono custodite dall’Archivio di Stato di Modena. Il volume raccoglie 727 missive (molte inedite) inviate tra il 1494 e il 1519: un epistolario ricchissimo, che permette al lettore e allo studioso di forgiarsi un’immagine molto vivida della sua autrice, la cui personalità emerge progressivamente attraverso la scrittura. A cinquecento anni dalla morte viene illuminata una figura femminile tra le più affascinanti e controverse del nostro Rinascimento, restituendole la dignità e il posto che le appartengono, nel contesto di una società in cui il potere patriarcale induceva a evidenziare gli aspetti negativi delle donne che a esso si sottraevano.

Il tema delle Giornate Europee del Patrimonio 2020 "Heritage and Education - Learning for life" ben si lega alle iniziative delle celebrazioni lucreziane: le lettere della Borgia sono state oggetto di progetti didattici avviati fin dal 2016, con la pubblicazione nel 2017 del volumetto "Adotta un duca o una duchessa d’Este. Viaggio nell’animo di Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara: delicatezza, senso di giustizia e profondità spirituale nelle lettere conservate nell’Archivio di Stato di Modena" (Edizioni “Il Fiorino”- Modena, stampato grazie al contributo del Rotary Club “L. A. Muratori” di Modena), e ripresentati nell'ambito dell'appuntamento promosso da IBACN Emilia Romagna “Quante storie nella Storia. 19a Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio” (4-10 maggio 2020). Mentre è stato proprio grazie al coinvolgimento attivo del territorio e delle realtà locali che è stato possibile realizzare questo ricco calendario di appuntamenti.​

Sabato 3 ottobre ore 10.00 
Archivio di Stato di Modena, nel giardino e nelle sale del primo piano
Inaugurazione della mostra documentaria 
Lucretia Estensis de Borgia.Tra biografia e narrazione nelle carte dell'Archivio di Stato di Modena
a cura dell’Archivio di Stato di Modena e del Centro studi ARCE-Archvio Ricerche Carteggi Estensi
Testi di Nicola Bonazzi, Bruno Capaci, Loredana Chines, Patrizia Cremonini, Paolo Cova, Diane Ghirardo, Francesca Florimbii, Lorenza Iannacci, Margherita Lanzetta, Rosamaria Isabella Laruccia, Leonardo Marchionni, Maria Lucia Menegatti, Maddalena Modesti, Miles Nerini, Alberto Palladini, Riccardo Pallotti, Maria Veronica Palma, Annalisa Sabattini, Francesca Speranza, Paolo Tinti, Paola Vecchi, Giacomo Ventura, Gabriella Zarri

Con il contributo Art Bonus della Fondazione di Modena

Giovedì 24 giugno 2021 ore 18.00
Nel giardino dell'Archivio di Stato di Modena
Una rosa per Lucrezia
A congedo dalle celebrazioni per Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara

Nel giorno della ricorrenza della morte della celebre duchessa (24 giugno 1519), a conclusione della mostra documentaria "Lucretia Estensis de Borgia. Tra biografia e narrazione nelle carte dell'Archivio di Stato di Modena", a cura dell’Archivio di Stato di Modena e del Centro studi ARCE-Archvio Ricerche Carteggi Estensi,
si inaugura la messa a dimora di una siepe di rose a lei dedicate nel giardino

Porgono i saluti
Patrizia Cremonini, Direttore dell'Archivio di Stato di Modena
Loredana Chines, Responsabile scientifico del Centro Studi ARCE (UNIBO)
Maria Lucia Menegatti, Associazione culturale "Ferrariae Decus"

Intervengono
Lorenza Iannacci, Vicedirettore dell'Archivio di Stato di Modena
Annalisa Sabattini, Funzionario archivista dell'Archivio di Stato di Modena
Il "cuore verde” dell'Archivio di Stato di Modena si ravviva di dolci omaggi floreali per Lucrezia

Carlo Pagani, Esperto di storia del giardino e del giardinaggio
Le rose antiche dal Rinascimento ai giorni nostri

Ingresso libero, con prenotazione obbligatoria, fino a un numero massimo di 40 persone

La mostra sarà visitabile dalle ore 16, per gruppi fino a un massimo di 7 persone, su richiesta sono possibili visite guidate

Il giardino è stato recuperato ed arredato per offrire al pubblico un luogo di accoglienza sicuro e distensivo.
L'impianto del giardino risale ai primi del secolo XIX, realizzato a decoro dell'allora sede del Prefetto napoleonico del Dipartimento del Panaro, inaugurata il 9 giugno 1811, nel giorno del battesimo di Napoleone Francesco Carlo, primogenito di Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Austria, il “Re di Roma” destinato ad assumere le redini dell'impero, ma morto prematuramente di tisi.

In osservanza alle norme anti Covid-19 è obbligatoria la prenotazione, così come l'uso della mascherina sino al raggiungimento del proprio posto in giardino. Verrà inoltre misurata la temperatura e si dovrà utilizzare un gel igienizzante prima dell'ingresso

Per informazioni e prenotazioni scrivere a as-mo.prenotazioni@beniculturali.it     



Ultimo aggiornamento: 17/03/2023