La mostra, accessibile anche a persone con disabilità uditiva, è un work in progress a cura di lorenza iannacci, Maris Stella Corica e Debora Credi.
Dal 28 settembre 2024 è arricchita da "La scatola d'artista" concepita da Yari Miele nell’ambito del progetto “Archivi e salute” finanziato da Next Generation – PNRR, oltre a essere “scatola” e a rispondere, di conseguenza, alle esigenze di fruizione imposte dal protocollo, è anche, a tutti gli effetti, un’opera d’arte. La scatola d’artista, titolata “Paesaggio”, è infatti un contenitore ma al tempo stesso anche un quadro. Un quadro che cambia in continuazione, come si trattasse di un paesaggio artificiale esageratamente illuminato da un sole che si sdoppia.
La scatola è stata strutturata considerando alcuni dei documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Modena, nello specifico un documento del 1539 che riguarda la rappresentazione di un particolarissimo fenomeno ottico atmosferico: il parelio. Questo raro accadimento è provocato dalla rifrazione della luce del sole che attraversa i piccoli cristalli di ghiaccio presenti nelle nuvole, determinando l’apparire accanto al sole, ai suoi lati, di due aree luminescenti alla sua stessa altezza.