15 marzo - 30 giugno 2024
Inaugurazione venerdì 15 marzo ore 16 con la presentazione a cura dello Storico e critico d’arte Renata Casarin alla presenza delle autorità e dell’artista.
Orari di visita: dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13. Ingresso libero e gratuito.
La mostra è inserita nel programma di prescrizione sociale creativa della rete Archivi e salute
Autore: Daniela Savini
Curatore: Gilberto Zacchè
Patrocinio: ANAI Emilia-Romagna, ALI Associazione Liberi Incisori
Contributo: ANAI Associazione Nazionale Archivistica Italiana, sezione Emilia-Romagna
Genere: Incisione a punta secca, personale
Catalogo edito dalla Tipografia Irnerio di Bologna, tiratura di 500 copie su carta patinata 150 gr.,con testi del Direttore dell’Archivio di Stato di Modena Lorenza Iannacci, Gilberto Zacchè, Marzio Dall’Acqua, Renata Casarin, Luisa Onesta Tamassia, Direttore dell’Archivio di Stato di Mantova e Guido Signorini.
Renata Casarin scrive: “Ogni artista lavora sull’immensa memoria della storia dell’arte, non c’è opera che non scaturisca dal deposito infinito dei segni tracciati, colorati, incisi dai nostri antenati che hanno sentito milioni e milioni di anni fa il bisogno di lasciare traccia del loro passaggio, del loro esserci, del loro modo di abitare la terra.
Il lavoro sottile, delicato e forte insieme che Daniela Savini ci consegna mediante le sue tavole su carta Fabriano e sono frutto di un laborioso processo di distillazione di immagini fotografiche scattate in un sito che è stato ed è luogo di studio, di formazione, di creazione artistica. L’Archivio di Stato di Mantova prima e ora l’Archivio di Stato di Modena sono i terreni privilegiati per dar forma di foglio in foglio alla reificazione dell’Archivio non solo come ufficio amministrativo statale quanto come edificio che esibisce, con la sua articolata membrana di scale, di accessi, di scaffali, di meandri la struttura portante dei fondi con le migliaia di carte sparse, di faldoni, di atti che svelano a chi sa leggerli i documenti della storia di una città, di un contado, di una provincia, di una famiglia.
Assistiamo a un duplice movimento allorché le carte, con i loro recto e verso, vergate in calligrafie antiche e più recenti, quasi per omologia traspongono il loro dicibile sul piano del foglio inchiostrato e prima ancora sulla lastra di plexiglas solcata dalla punta d’acciaio con cui Daniela Savini scrive e riscrive l’alfabeto della redazione per immagine dell’Archivio.”
La mostra è stata voluta dalla direttrice Lorenza Iannacci per richiamare e dare nuova luce al patrimonio documentario che ospita nei depositi. Un viaggio attraverso le incisioni che conduce l'osservatore a conoscere i depositi ottocenteschi di un Archivio, quello di Modena, tra i più grandi e prestigiosi d’Italia.
L’esposizione comprende incisioni realizzate in passato per l’Archivio di Stato di Mantova e, di recente, con specifico riferimento ai depositi modenesi.
Sarà disponibile un catalogo a tiratura limitata di 500 copie, realizzato a cura dell’ALI Associazione Liberi Incisori, che riporta l’intero progetto L’archivio Inciso, sia testi che incisioni.