La mostra resterà aperta fino al 4 novembre 2019 con i seguenti orari:
Martedì dalle 14.30 alle 16.00
Sabato dalle 10.00 alle 13.00
La mostra ripercorre, attraverso i documenti conservati dall’Archivio di Stato di Modena, le diverse fasi di costruzione e legittimazione del potere ducale estense, seguendo il profilo giuridico-documentario della “persona ficta”, in cui si opera lo slittamento dall'individuo alla persona pubblica. La selezione dei documenti esposti riguarda alcuni tra i più noti principi di Casa d’Este, dagli splendori del Rinascimento ferrarese ai fasti di Modena capitale, da Niccolò III, Borso ed Ercole I fino a Francesco I ed Ercole III.
Il percorso storico-documentario proposto si sviluppa a partire dalle investiture con le quali Papi e Imperatori conferivano formalmente al principe la dignità, l’autorità e i diritti che gli erano propri. La persona pubblica così costituita diveniva essa stessa fonte di legittimità, sia giuridica che politica.
Diplomi imperiali e bolle pontificie, lettere, sigilli e medaglie costruivano e identificavano l’autorità ducale, consentendole di esercitare il proprio legittimo potere con la nomina di funzionari e dignitari di corte, le politiche matrimoniali e i rapporti diplomatici con l’estero.
Infine, il duca celebrava sé stesso e il proprio ruolo, attraverso un’immagine ideale di sé, ricorrendo a committenze artistiche, grandi progetti architettonici e sontuosi apparati di corte.
A cura di: Maria Carfì, Lorenza Iannacci, Miles Nerini, Riccardo Pallotti e Annalisa Sabattini. Con il coordinamento di: Patrizia Cremonini
In occasione del Festivalfilosofia 2019:
Inaugurazione venerdì 13 settembre ore 18.30 alla presenza dei curatori, con visita guidata a cura di Paolo Cova
Visite guidate alla mostra a cura degli studenti della classe 5E del liceo classico-linguistico “L. A. Muratori – San Carlo”: venerdì 13 settembre alle ore 16.00, sabato 14 settembre alle ore 15.30 e 17.00, domenica 15 settembre alle ore 11.00 e 14.30.
Sabato 14 settembre ore 19.00 letture a tema a cura di Lina Velardi.