Quante storie nella Storia
20a Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio
3 - 9 maggio 2021
promossa da:
Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia Romagna
Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna
ANAI – Sezione Emilia Romagna. Gruppo di lavoro sulla didattica
con il patrocinio di:
Ministero dell’Istruzione. Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna
ARCHIVIO DI STATO DI MODENA
Presentazione dei laboratori didattici e dei progetti svolti nel corso dell’a.s. 2020/2021
coordinamento di Patrizia Cremonini, Direttore dell'Archivio di Stato di Modena
e Annalisa Sabattini, Funzionario archivista responsabile dei Servizi educativi
I video di presentazione saranno fruibili sui canali:
YouTube https://www.youtube.com/user/ArchivioStatoModena
Facebook https://www.facebook.com/archiviostatomodena
CALENDARIO DELLE INIZIATIVE
Lunedì 3 maggio ore 11
Caccia al tesoro in Archivio di Stato di Modena. Documenti che raccontano la mia storia
In collaborazione con Associazione Nonsoloscuola
Il percorso didattico per le scuole primarie e secondarie di primo grado Alla ricerca dei nostri antenati, a cura di Maurizio e Daniela Polelli e dall'archivista Margherita Lanzetta, è realizzato nell’ambito del progetto Antenati. Gli archivi anagrafici per la ricerca genealogica promosso e diretto dalla Direzione Generale per gli Archivi. Il laboratorio, attivo già da alcuni anni, nasce con lo scopo di favorire il dialogo in famiglia aiutando i ragazzi a costruire il loro albero genealogico tramite le informazioni raccolte presso i parenti ed utilizzando la caccia al tesoro all’interno dell’Archivio di Stato. Quest'anno sarà raccontata virtualmente la storia di una famiglia, ricostruita attraverso i documenti di Stato civile conservati in Archivio.
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Mercoledì 5 maggio ore 11
Napoleone ed Ercole III d'Este. Una pace fragile
In collaborazione con IIS "Archimede" di San Giovanni in Persiceto
Il 23 maggio 1796 tra Napoleone e Federico Benedetto d'Este, ministro plenipotenziario di Ercole III, viene sancito un armistizio che nell'intento del duca d'Este doveva salvaguardare quanto più possibile i propri domini, ma che si rivelerà essere ben presto difficile da rispettare per entrambe le parti. Quest'anno, in occasione dei 200 anni dalla morte di Napoleone Bonaparte, e nell'ambito del percorso didattico Modena Giacobina e rivoluzionaria a cura di Federica Collorafi e Maria Carfì, verrà illustrata in un breve video la storia di questo documento, trascritto e tradotto dalla classe 4E dell'IIS "Archimede" di San Giovanni in Persiceto (BO), coordinata dalle docenti Lorena Bergamini e Maria Pia Purin.
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Tascrizione e traduzione dell'armistizio
Giovedì 6 maggio ore 11
De cognominum origine: quando e perché sono nati i cognomi nella tradizione italiana
In collaborazione con
Archivio Storico Comunale di Modena
Liceo Classico e Linguistico "L. A. Muratori - San Carlo" di Modena
Gli studenti della classe 2C ind. Classico del Liceo "Muratori-San Carlo”, coordinati dalla docente Marta Soli, e dall’archivista Riccardo Pallotti, si sono cimentati in un'affascinante ricerca: come, dove e perché sono nati i cognomi nella nostra tradizione italiana. A partire dalla Dissertazione 42 (Antiquitates Italicae Medii Aevii) di L. A. Muratori, tra i primi ad occuparsi della questione, i ragazzi hanno esaminato in Archivio di Stato di Modena due diplomi appartenuti a Carlo Magno e a Matilde di Canossa, mentre in Archivio storico comunale di Modena hanno studiato i Registri anagrafici e il Liber magne masse populi civitatis Mutine, che testimonia come a Modena e contado alcuni cognomi erano già stati fissati fin dagli inizi del ‘300. Il risultato di questa ricerca è stato illustrato in occasione della giornata di studio Muratori tra storia e religione organizzata dal Centro di studi muratoriani e dall'Arcidiocesi di Modena-Nonantola il 3 novembre 2020.
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Venerdì 7 e sabato 8 maggio ore 9.30 - 17.00
Dal Po al Danubio. I rapporti tra la Corte Estense e l'Ungheria attraverso i secoli
Convegno internazionale organizzato da Archivio di Stato di Modena e Università Cattolica “Peter Pazmany” di Budapest, in collaborazione con Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi (Modena e Reggio Emilia), Accademia di Scienze Lettere e Arti di Modena; Centro studi ARCE-Archivio Ricerche Carteggi Estensi (Università di Bologna), con il sostegno di Segretariato Regionale per l'Emilia-Romagna del Ministero della Cultura, Archivio di Stato di Mantova e Istituto Istruzione Superiore “Archimede” San Giovanni in Persiceto (Bologna)
Sabato 8 maggio ore 11
Foglie tra i fogli: un percorso fra storia e mitologia
In collaborazione con Liceo Classico e Linguistico "L. A. Muratori - San Carlo" di Modena
A partire dallo studio avviato nel 2016 Patrizia Cremonini, Direttore dell'Archivio di Stato di Modena, Carte verdi nell'Archivio di Stato di Modena. L'Erbario Estense. Foglie tra i fogli, un rebus, un progetto si è proposta l'idea di un percorso didattico di lettura degli aspetti legati alla mitologia classica e alle antiche fonti greche e latine sugli esemplari di alcune piante dell'exsiccata estense, un erbario anonimo e senza data attribuibile presumibilmente agli ultimi tre decenni del secolo XVI. La classe 1 B del Liceo classico e linguistico "L. A. Muratori - San Carlo", coordinata dalla docente Caterina Monari e dall'archivista Annalisa Sabattini, ha sviluppato poi da questi spunti un lavoro di scrittura creativa realizzando alcuni video-racconti:
- Luce nell’oscurità
Racconto di Maddalena Benedetti, video di Maria Rosaria Cozzolino
- Le filatrici misteriose
Racconto di Benedetta Morselli, video di Maria Rosaria Cozzolino
- Un legame invisibile
Racconto di Martina Oleari, video di Brian Elmi
- Il mio nome è Diana
Racconto di Aurora Vanacore, video di Brian Elmi
Domenica 9 maggio ore 11
Affrontare l’epidemia: dalla peste manzoniana del 1630 al Covid-19. Un confronto sulle fonti
In collaborazione con Liceo Classico e Linguistico "L. A. Muratori - San Carlo" di Modena
L'Archivio di Stato di Modena conserva nel fondo Archivio Estense il Gridario, un rilevante corpus di gride a stampa, cucite tra loro a comporre 44 volumi, inerenti il vasto arco cronologico che va dall’istituzione di Modena a capitale del ducato, 1598, fino all’esaurimento del governo estense con l’occupazione francese, 1796, circa 2678 Disposizioni giuridiche atte a disciplinare vita ed attività pubbliche nei territori del ducato estense. Il Gridario è stato oggetto di un recente progetto di digitalizzazione ed è ora pubblicato integralmente sulla digital library Lodovico, sviluppata dal Centro di Ricerca Interdipartimentale sulle Digital Humanities (UNIMORE).
Con la classe 2B del Liceo classico e linguistico "L. A. Muratori - San Carlo", coordinata dalla docente Caterina Monari, è stato condotto dall'archivista Annalisa Sabattini un percorso di lettura su alcune gride relative alla gestione della peste del 1630, già studiata dalla classe nei Promessi Sposi. Dal confronto tra fonti letterarie e storiche, legandosi anche al trattato Del governo della peste e delle maniere di guardarsene del Muratori, si è innestata quindi una riflessione sui modi di contenimento delle antiche epidemie e sulle analogie con l'attuale esperienza vissuta dai ragazzi per la pandemia Covid-19.
Domenica 9 maggio ore 15
L’introduzione del sistema metrico decimale nel Ducato Estense a metà Ottocento
In collaborazione con
University Heritage
Associazione PAN - Patrimonio Arte e Natura
Associazione Save Italian Beauty
Il percorso, curato da Elena Corradini (University Heritage), Patrizia Cremonini e Annalisa Sabattini (ASMO), a partire dalla documentazione conservata in Archivio di Stato, illustra la travagliata introduzione del sistema metrico decimale nel Ducato estense, e sarà oggetto di una proposta didattica per il prossimo anno scolastico.
Un breve video narrerà le complesse vicende che ne portarono all’introduzione nel 1857, approfondendo i compiti e le difficoltà sostenuti dalla Commissione su pesi e misure, all’uopo nominata e costituita da due docenti dell’Università di Modena, Stefano Marianini (1790-1866) e Giuseppe Bianchi (1791-1866). Attiva dal 1851 al 1858 nel Gabinetto di Metrologia presso l’Osservatorio astronomico del Palazzo Ducale, di cui Bianchi era direttore, la Commissione aveva l’incarico di realizzare i campioni confrontandoli con gli archetipi del metro e del chilogrammo costruiti in Francia. A Cesare Zoboli in particolare fu affidato l’incarico di meccanico, e dal 1856 diresse per la realizzazione dei campioni un’Officina Metrica, parimenti chiusa nel 1858.
Hanno collaborato: Massimiliano Venturelli, Giorgia Gavanelli, Enrico Montanari; riprese fotografiche di Vincenzo Negro.
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